Questo dolce mi riporta all’infanzia, a quando mia madre le preparava il giorno di san Giuseppe. Sono ottime e di facile esecuzione, bisogna però seguire piccole regole, l’impasto non deve essere lavorato troppo altrimenti le patate rilasciano acqua e il risultato non sarà ottimale, va quindi lavorato solo il tempo necessario a compattare bene gli ingredienti, 5 o 6 minuti. Vanno fritte in abbondante olio di semi.
Ingredienti per circa 35 graffette
½ kg di farina 00
½ kg di patate a pasta gialla (300 gr pesate cotte
e passate nello schiacciapatate)
60 gr di burro a temperatura ambiente
2 uova grandi
70 gr di zucchero
1 dl di latte tiepido
25 gr di lievito di birra (1 panetto)
La buccia grattugiata di 1 limone
Abbondante olio di semi
Una padella a bordi alti per la frittura.
Per una buona riuscita, e meglio usare patate piccole, che in circa 20 minuti arrivano a cottura. Mettete le patate nella pentola, coprite di acqua fredda, unite il sale necessario e portate a bollore. Quando incomincia a bollire, abbassate il fuoco e lasciate cuocere per circa 20 minuti, controllate la cottura infilando nella patata i rebbi di una forchetta o uno spiedino.
Sbucciatele ancora calde e passatele nello schiacciapatate, quindi pesate 300 gr di questa purea.
Setacciate la farina, fate al centro la fontana e in questa mettete le patate schiacciate, lo zucchero, la buccia grattugiata di limone, le uova intere e il lievito fatto sciogliere nel latte. Impastate tutto per pochi minuti, giusto il tempo che l’impasto risulti compatto e morbido.
Per formare le graffette, dividete l’impasto in tante palline della grandezza di una polpetta non troppo grande e ponetele sulla spianatoia. A parte posizionate un canovaccio su un ripiano per la lievitazione e spolverizzatelo di farina, per non far attaccare le graffette quando le appoggerete.
A questo punto prendete una pallina e schiacciandola al centro con pollice e indice da ambo i lati, bucatela al centro. Dal centro iniziate ad allargare piano piano l’impasto cercando di ottenere delle ciambelline di circa 7-8 cm e mettetele sul canovaccio. Ripetete l’operazione per tutte le altre, avendo l’attenzione di creare un buco molto grande al centro, altrimenti lievitando si richiuderà, e lasciando un poco di spazio tra una ciambellina e l’altra, altrimenti potrebbero attaccarsi tra di loro.
Quando avranno più che raddoppiato la grandezza (dovrà passare circa 1 ora e ½ o 2, poi dipende dal calore dell’ambiente).
Mettete sul fuoco una padella con abbondante olio (almeno un quantitativo pari a 2 dita, perché devono galleggiare) e, quando sarà caldo, prendete delicatamente ciambelline di pasta e adagiatele nell’olio, prima dal lato che stava sopra, poi l’altro e friggetele a fuoco medio.
Quando saranno dorate scolatele bene su carta da cucina, poi subito nello zucchero semolato.